Un libro affascinante per comprendere a fondo il mondo musulmano.
«Un uomo dagli abiti candidi e dai capelli di un nero intenso si sedette di fronte al Profeta (...) e gli disse: "O Muhammad (...) dimmi che cos’è l’Islam?".
Il Messaggero di Allah disse: "L’Islam è che tu testimoni che non c’è altro Dio che Allah e che Muhammad è il Messaggero di Dio".
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Una guida fondamentale al comportamento del buon musulmano: questa potrebbe essere una delle possibili definizioni dei Detti e fatti del profeta dell’Islam, raccolti intorno al IX secolo dallo studioso al-Buhari e curata da tre grandi specialisti della cultura islamica. Si tratta infatti di una vasta scelta di hadi t, e cioè di detti non coranici attribuiti a Maometto, di grande importanza nella tradizione musulmana, perché comprende un vasto insieme di temi che vanno dalla politica alla legge e alla religione, insegnando al fedele come pregare, come recarsi in pellegrinaggio, come comportarsi con gli altri uomini in pubblico. Anche perché, come sottolinea Sergio Noja nell’introdurre il volume, l’idea dominante nel mondo islamico è che "il Diritto, fatto eminentemente sociale benché divino nelle sue origini, trova nella convivenza umana, la sua ragione d’essere". E proprio in questo senso, questo testo è fondamentale per approfondire la conoscenza del mondo islamico in un momento in cui parole e opinioni diverse si accavallano, ma il riferimento a testi fondamentali che hanno il merito di poter essere letti da un pubblico ampio e profano, accompagnato nella lettura da esperti autorevoli, diventa la chiave principale per cercare di capire più a fondo una realtà e una storia di rilievo cruciale oggi come nel passato.
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PAVU4@Università Pavia. Biblioteca di Scienze Politiche