Un immaginario dialogo che coinvolge acronicamente autori realmente esistiti e noti al grande pubblico e personalità delle vicende della logica e della matematica, intenti a confrontarsi - attraverso la citazione di frammenti delle loro opere - con il paradosso e lo scandalo intellettuale che l'idea della geometria non euclidea impone alla ragione umana.
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A riportare la discussione sul terreno della realtà immediata sono le citazioni delle violente reazioni che la rivoluzione non euclidea provocò sia presso gli scienziati nazisti sia presso gli accademici sovietici.