Nei secoli l’immagine di Saffo si è progressivamente proiettata nel mito, assurgendo a modello di diversi fermenti culturali, come i movimenti femministi, o le correnti poetiche lesbiche, particolarmente attive negli ultimi due secoli.
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Tra queste mode la ricerca filologica ha continuato ad arricchirsi grazie alle scoperte papiracee, ma non ha potuto prescindere dalle idee maturate nei diversi ambiti letterari e culturali. Il volume vuole invece rileggere i testi antichi in una prospettiva libera da questi condizionamenti: Saffo era leader di un gruppo di donne con le quali condivideva una vita di relazione intensa e soprattutto con le quali coltivava vari tipi di arte, dal canto alla danza; esse erano delle hetairai, donne colte e raffinate. In questo quadro, l’opera della poetessa acquista un nuovo significato, più aderente ai testi e svincolato dalle influenze di epoche successive.
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PAVU1@Università Pavia. Biblioteca di Studi Umanistici