In un convento cattolico una giovane di ventun anni dubita di non essere quello che è nell'opinione di tutti; è attratta dai corpi delle compagne, ma la sua educazione cristiana è come una benda sulla verità. Quando viene richiesto un parere scientifico, l'errore è riconosciuto: la giovane ragazza è "semplicemente" un giovane ragazzo.
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A trent'anni, solo e abbandonato, si suiciderà in una miserabile mansarda di Parigi. Le memorie di Adelaide Herculine Barbin costituiscono un documento di straordinario interesse per chi si propone, come fece Foucault, di ricostruire la storia della sessualità, e rappresentano d'altra parte la sofferta ed esaltata testimonianza di una vicenda privata, la narrazione, ingenua ma efficacissima di singolari, drammatiche peripezie.