«Quasi tre anni» è una testimonianza in presa diretta dei novecento giorni dell'assedio di Leningrado. Vera Inber resta al centro degli avvenimenti e partecipando attivamente alle vicende della città con l'intento sincero di narrare e documentare, nel modo più oggettivo possibile, quella pagina cruciale della storia sovietica.
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Nel diario assegna uno spazio rilevante alla sua fede ideologica, trasfigurando eroicamente la resistenza della città ed esaltando lo sforzo quasi sovrumano degli abitanti di Leningrado, fino a dar forma a una vera e propria epica dell'assedio. Pur utilizzando un linguaggio propagandistico tipico dell'epoca, offre al lettore una descrizione fedele e dettagliata della realtà, al punto che il suo sentimento e la sua fede politica appaiono sempre sinceri. Nel panorama culturale e politico sovietico Vera Inber, con le liriche e le prose scritte nel periodo della guerra, fornisce un contributo determinante all'elaborazione di quello che la storica Lisa Kirschenbaum definisce «mito dell'assedio».
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PAVU1@Università Pavia. Biblioteca di Studi Umanistici