Questo saggio offre al lettore uno sguardo inedito sugli scambi commerciali durante la seconda rivoluzione industriale, descrivendo un mondo di materie prime (grano e riso, caffè e tabacco, petrolio e gomma) messe in movimento nell'intero pianeta da una rete di produttori, trasformatori, trasportatori e acquirenti. Steven C.
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Topik e Allen Wells ci spiegano in che modo le innovazioni nella produzione industriale e agricola, nei trasporti, nel commercio e nella finanza trasformarono l'economia mondiale dal 1870 al 1945. I due autori tracciano l'evoluzione delle catene globali di materie prime - dagli alimenti di base e gli stimolanti come il tè e il caffè fino ai materiali industriali di importanza strategica - che misero in collegamento le aree agricole e minerarie dell'America Latina, dell'Asia e dell'Africa con gli industriali e i consumatori europei e nordamericani. Le vite di persone che risiedevano a grandi distanze si intrecciarono economicamente, come mai era accaduto prima di allora. Tuttavia, trovandosi agli estremi opposti delle catene delle merci, i lavoratori e i consumatori rimasero l'un l'altro in gran parte invisibili. E man mano che le catene di merci si andavano estendendo in tutto il mondo, i prodotti legati ai mercati portavano benefici soltanto ad alcuni paesi. Un saggio che chiarisce meccanismi ed eredità dei primi anni della globalizzazione, quando la popolazione mondiale raddoppiò, il commercio quadruplicò, la produzione industriale quintuplicò, e il divario tra regioni ricche e povere crebbe in modo esponenziale.