Nel volume si propone uno studio linguistico – articolato secondo una griglia di analisi consolidata – del piccolo ma significativo carteggio volgare di Angelo Poliziano. Le lettere dell’umanista di Montepulciano non solo forniscono un’immagine diversa e più intima dell’autore ma, essendo scritte di sua mano, sono un osservatorio privilegiato per valutare le sue abitudini scrittorie.
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Dalla loro analisi emerge la ricerca di un linguaggio colloquiale, sempre però sorvegliatissimo e continuamente impreziosito da espressioni idiomatiche, che istituiscono uno speciale rapporto d’intesa con il destinatario.
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PAVU1@Università Pavia. Biblioteca di Studi Umanistici