La vita controversa dell'imperatrice d'Austria è diventata il nucleo narrativo di una delle saghe cinematografiche più fortunate.
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Tutti sanno che questa donna affascinante quanto capricciosa, figlia del duca di Baviera, cresciuta all'insegna della più totale libertà espressiva e iniziata ad attività ritenute poco femminili come la caccia, l'equitazione e il nuoto, andò in sposa al giovane imperatore Francesco Giuseppe d'Asburgo-Lorena al posto della sorella maggiore Nenè, essendo riuscita a colpire il cuore dell'imperatore con la sua fresca leggiadria. L'amore fra Sissi e Francesco Giuseppe fu messo a dura prova dall'etichetta di corte e dalle convenzioni che imprigionavano il temperamento dell'imperatrice. Ma la leggenda cinematografica tace sugli aspetti più oscuri della biografia, quelli che accomunano la vicenda umana di Sissi a quella di altre notissime "principesse tristi", da Diana d'Inghilterra a Carolina di Monaco, fino a Masako, moglie dell'erede al trono del Giappone. Come tutte loro, Sissi fu una donna bellissima ma inquieta, tormentata da passioni che la sua posizione rendeva impossibile da appagare, malinconica tendente all'anoressia e all'autodistruzione.