Il volume raccoglie una serie di saggi d’argomento teatrale volti ad indagare il panorama volgare cinque-seicentesco: partendo dai capolavori comici di primo Rinascimento (Mandragola, Clizia e Calandra), attraversando poi la produzione tragica e tragicomica fra i due secoli, si arriva, infine, all’analisi della produzione drammatica di Federico Della Valle.
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Diversi gli ambiti di riferimento, che tuttavia consentono all’autrice di costruire un quadro assai mosso in cui viene approfondito il ruolo dei modelli classici e moderni e, insieme, il confronto fra letteratura alta e produzione popolare. Firenze, Roma, ma anche Parma, Venezia e Torino sono alcuni fra i luoghi dove, grazie a una consolidata tradizione drammaturgica, alla proliferazione delle tipografie, alle attività promosse dalle corti o dalle accademie, il teatro diviene scrittura, ma anche spettacolo, destinato a creare occasioni, dibattiti, rivisitazioni dell’antico capaci di animare, rivitalizzandola, la scena contemporanea.
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PAVU1@Università Pavia. Biblioteca di Studi Umanistici