Auasc, Etiopia, 18 maggio 1937: quattro giovani etiopi sono fucilati dai militi della Divisione Tevere nel quadro delle grandi operazioni di polizia coloniale che seguono alla conquista militare dell’Etiopia voluta dall’Italia fascista.
[...]
Partendo dalle istantanee inviate dalla camicia nera PC alla famiglia e conservate in una dimora salentina, l’autore ricostruisce il “fatto” dell’esecuzione e lo inserisce nel vasto contesto della società del tempo, in Italia e nell’Oltremare. Dal contesto emergono riflessioni che attengono alla costruzione della memoria dell’esperienza coloniale nell’Italia del XXI secolo e alla responsabilità degli italiani nella politica del regime fascista, in particolare in quella della guerra d’Etiopia e dell’avvaloramento dell’Africa Orientale Italiana.
Lo trovi in
Scheda
PAVU4@Università Pavia. Biblioteca di Scienze Politiche