Il diritto internazionale viene presentato nel contesto politico e culturale in costante mutamento e nella pluralità delle sue dimensioni funzionali: dalla gestione del mutamento mirato alla salvaguardia dei livelli minimi di stabilità delle relazioni internazionali, a strumento per il raggiungimento dell'accordo, a componente di una cultura della legalità al servizio di interessi pubblici e privati e della pace sociale, e infine come una delle chiavi di lettura delle dinamiche politico-regolamentari della società internazionale contemporanea. Le tre funzioni su cui si fonda l'ordinamento giuridico internazionale - formazione, accertamento e attuazione coercitiva delle regole - vengono analizzate nella loro dimensione storico-sociale moderna e contemporanea, tenendo conto delle più recenti tendenze "sovraniste". Tale analisi mette in rilievo come le regole giuridiche internazionali - sebbene elaborate dagli stati e ad esse indirizzate - incidano sui privati e sul funzionamento degli ordinamenti giuridici nazionali, e viceversa. Varie esemplificazioni sulla formazione, accertamento ed esecuzione del diritto internazionale forniscono indicazioni anche sul contenuto delle sue regole di comportamento, particolarmente sul trattamento degli stranieri e delle loro attività economiche, diritti umani, uso e protezione dell'ambiente, immunità giurisdizionali, diritto del mare e tutela dei migranti, oltre al divieto di uso della forza. Tali tematiche, insieme al fenomeno delle organizzazioni internazionali, sono state altresì schematicamente illustrate in via introduttiva in prospettiva di futuri separati approfondimenti.
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PAVU3@Università Pavia. Biblioteca di Giurisprudenza