In Italia fu grande il contributo alla Resistenza, anche in termini simbolici, degli studenti e dei professori dei licei classici (tra i quali i licei classici del Veneto "Marco Foscarini" e "Marco Polo" di Venezia, "Giuseppe Veronese" di Chioggia, "Tito Livio" di Padova, "Antonio Pigafetta di Vicenza, "Gian Battista Brocchi di Bassano del Grappa").
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La figura dell'intellettuale resistente ha le sue radici nell'anagrafe di questi istituti, dal momento che il fascismo trovò spesso i suoi critici più severi proprio in quella scuola di élite concepita per allevare i futuri quadri del regime. Dopo l'8 settembre, per molti di loro rifugiarsi in montagna o entrare nei Gruppi di azione patriottica (GAP) delle città occupate fu il naturale proseguimento di un percorso cominciato nelle aule scolastiche. Attraverso la ricostruzione di storie note e meno note che si intrecciano fra loro, il libro evidenzia il legame forte e sistematico tra lo studio dei classici e della filosofia e l'adesione alla Resistenza. (Fonte: editore)
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PAVU1@Università Pavia. Biblioteca di Studi Umanistici