Se pensiamo a film o romanzi su scoperte e misteri da risolvere, quasi certamente identificheremo un momento in cui il protagonista si intrufola tra i vecchi faldoni di un archivio in cerca di indizi. Gli archivi però non sono solo questo. Servono anche al quotidiano che li produce per le proprie esigenze e hanno molte e diverse finalità.
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Gli archivi, sia analogici sia digitali, sono al tempo stesso strumenti politici, sociali e culturali. Pur non sfuggendo a una mediazione fra tecnica e soggettività, la sistematizzazione dei dati istruisce l’uomo contemporaneo a vivere in una società dalla struttura sempre più complessa. Questi «castelli di carta» – scrive l’autore – «ci inchiodano ai fatti» e ci danno tutti gli elementi utili a interpretare la realtà. Non dicono necessariamente la verità, ma ci consentono di formulare ipotesi sui molti presenti da cui essi provengono. Negli archivi troveremo la memoria dinamica della nostra specie, la chiave di lettura, il piacere dell’indagine e, forse, una verità di carta, tra le molte possibili.
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PAVUM@Università Pavia. Centro di ricerca sulla tradizione manoscritta di autori moderni e contemporanei