Che oggetti e personaggi fittizi non esistano lo sanno tutti. Eppure, di personaggi e oggetti fittizi parliamo, ci interessiamo e ci appassioniamo. Ma come possiamo farlo se non esistono? Da questa domanda trae origine il dibattito filosofico contemporaneo.
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Alcuni filosofi sostengono che, per poterne parlare, i personaggi fittizi devono pur esserci, altri invece che non c'è bisogno di ammettere la loro esistenza. Il libro, dopo aver presentato in modo articolato le diverse opzioni teoriche presenti nel dibattito attuale, propone di considerare personaggi e oggetti fittizi come prodotti culturali che dipendono - per la loro esistenza - dal coinvolgimento nella finzione da parte di chi vi si accosta.
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PAVU1@Università Pavia. Biblioteca di Studi Umanistici