Il 25 aprile 1974 la vecchia dittatura portoghese dell’Estado Novo veniva abbattuta dai militari dei gradi intermedi, aprendo la strada a una rivoluzione che avrebbe segnato geneticamente la democrazia portoghese. Al tempo stesso, la lotta armata dei popoli colonizzati, che si protraeva dai primi anni ’60, dava avvio alle indipendenze africane e metteva fine al lungo ciclo imperiale.
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Questo libro riflette sulla memoria del colonialismo e della guerra coloniale nel Portogallo contemporaneo. Nella prima parte si analizzano i processi di costruzione del colonialismo come progetto politico e come immaginario operativo. Nella seconda parte, invece, si prendono in esame le amnesie selettive e i paradigmi mnemonici che storicamente hanno coperto l’evocazione della guerra coloniale. Evidenziando lo spazio di rilievo che la mitologia coloniale ha nel paese lusitano, si procede a una riflessione che individua i cambiamenti in corso all’interno di tale immaginario e le sfide che oggi si pongono di fronte ai meccanismi di decolonizzazione e di problematizzazione della storia.
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PAVU4@Università Pavia. Biblioteca di Scienze Politiche