Un capitolo dell'idraulica italiana e della storia di Milano trova ampie argomentazioni, inedita documentazione e meditate risposte nel nuovo libro curato da Maurizio Brown e Pietro Redondi con la collaborazione di Antonello Boatti, Maria Antonietta Breda, Costanza Ceccarelli, Marco Stanislao Prusicki, Davide Rodi, Renato Rovere.
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Esso ci presenta gli esiti di una approfondita ricerca iniziata nel 2019, anno del V Centenario Vinciano, sull'intrecciarsi delle vicende del Naviglio interno, monumento dell'ingegneria rinascimentale, e dell'idrovia incompiuta Milano-mare. Il periodo considerato va dalla soppressione del Laghetto dell'Ospedale Maggiore di Milano, nel 1857, fino agli attuali progetti di riapertura della Cerchia dei Navigli e per il completamento dell'idrovia tra Milano e il Po. La storia, che ha un finale aperto, si sviluppa tra scienza idraulica e politica dei trasporti attraverso un dossier di oltre cento documenti e 221 tra fotografie d'epoca, disegni progettuali e carte, molti dei quali oggetto di una recente mostra allestita all'Università di Milano-Bicocca e al Castello Sforzesco di Milano. Completano questo volume-album quattro interviste a politici, tecnici e storici protagonisti della storia dei canali trattati nel testo (Piero Bassetti, Linda Capriolo, Antonio Gentile, Alice Ingold). Scrivono i curatori: “Comprendere cosa abbia reso possibile la fine del sistema della navigazione dei canali in un paese iniziatore di questa tecnica come la Lombardia è la ragione principale di questo libro”. Ciò che emerge dalle sue pagine sono nuove prospettive e nuove funzioni di grande rilevanza economica e ambientale su cui riflettere anche alla luce dei dibattiti e delle decisioni che hanno interessato Milano e le sue vie d'acqua per oltre un secolo.