Dal coccio al vasaio illustra le più recenti tecniche di analisi, documentazione e classificazione della ceramica accompagnando il lettore in un percorso a ritroso (pratico e teorico) che porta dai frammenti dei vasi ai protagonisti della loro produzione. I vasi sono il reperto più abbondante a partire dal Neolitico e testimoniano una grande varietà di soluzioni tecniche e stilistiche.
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L'archeologo deve cercare di estrarne il massimo di informazioni per capire quando, dove, come, perché e da chi siano stati fatti, trasportati, usati, riciclati e gettati. Bisogna prima conoscere i procedimenti dell'artigiano e scovarne le tracce sui prodotti finiti, utilizzando sia osservazioni dirette, sia analisi speciaìistiche. L'orizzonte si allarga quindi verso il contesto ambientale ed economico, l'organizzazione sociale della produzione, i circuiti di circolazione e le dinamiche di utilizzo. II libro suggerisce princìpi e metodi con cui procedere in tutti gli aspetti dello studio della ceramica nei più diversi ambiti archeologici, rivelandosi pertanto un indispensabile testo di studio e di consultazione sul campo e in laboratorio. Il volume inizia in maniera originale con il glossario, quindi si articola in tre parti: • Processo produttivo: illustra le fasi del processo di manifattura e i principali metodi di indagine, gli indicatori del livello di specializzazione e della circolazione. • Strumenti di documentazione: propone procedure consolidate e innovative di schedatura e di documentazione grafica. • Casi di studio: riporta i risultati di indagini su ceramiche preistoriche e protostoriche. Le tavole a colori in appendice arricchiscono l'illustrazione degli argomenti trattati e documentano il lavoro sul campo di vari gruppi di ricerca. La foto in copertina raffigura una sezione sottile di ceramica d'impasto con uno strato di rivestimento d'ingobbio rosso, ripresa con il microscopio petrografico.
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PAVU1@Università Pavia. Biblioteca di Studi Umanistici