È difficile pensare a un altro testo che come questo di Hauser si riproponga a ogni nuova generazione di lettori con una carica altrettanto forte di informazione, di discussione di metodo e di stilizzazione di epoche, movimenti e personalità.
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La fortuna, che è giustamente toccata e continua a toccare a questa storia sociale dell'arte, è anche il riconoscimento di una complessa cultura con cui Hauser ha fatto i conti e con cui ancora oggi ci misuriamo: dalla Scuola di Vienna agli intensi dibattiti che hanno movimentato l'indagine storiografica fra le due guerre. Non ultimo merito dell'opera è l'aver collegato gli sviluppi dell'arte figurativa a letteratura, teatro, cinema, ma anche a fattori politici o ideali, economici o religiosi.