Spetta all'Europa fare da contrappeso alla deriva statunitense verso quella logica di pura potenza militare che ha determinato il disastro iracheno e minaccia il ritorno della Guerra Fredda? Secondo l'autore, nonostante la sua debolezza militare il vecchio continente può farlo esplorando la via di una "anti-strategia" che rilanci il disarmo generale, il primato della politica locale sullo sfruttamento globale, la costruzione di uno spazio euro-mediterraneo fuori dalla logica delle civiltà contrapposte. L'avvenire dell'Europa non è quello di una grande potenza, ma di una forza capace di mediare e di costruire reciproca comprensione.