Della giustizia militare italiana l’opinione pubblica ha sempre avuto un’immagine alquanto negativa. A lungo demonizzato dalla pubblicistica antimilitarista degli anni Settanta, questo particolare organo giudiziario è stato scosso, in anni più recenti, dalla vicenda del cosiddetto “armadio della vergogna”, che ha gettato nuove ombre sui magistrati militari e sul loro operato.
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Le carte d’archivio del Tribunale militare di Bologna, oltre a fornire un quadro della società italiana tra il 1945 e il 1948, illustrano una storia assai più complessa: la giustizia militare appare oggetto di raffinate riflessioni dottrinarie e luogo di armonizzazione tra codici giuridici differenti, mentre i magistrati sembrano distinguersi per l’alto profilo tecnico e l’inclinazione garantista. (Fonte: editore)