Osservatore arguto della vita culturale del suo tempo, prima ancora che critico e sapido scrittore, lessicografo e lessicologo, traduttore, docente di Italiano e altro, Giuseppe Baretti (Torino, 1719 - Londra, 1789) lascia una interessante e significativa serie di considerazioni sulla musica, arte che coltivò in prima persona con discreta voce di basso.
[...]
In particolare, in questo nuovo volume promosso dal Comitato Nazionale per le Celebrazioni barettiane, sono affrontati i tanti ambiti dell'arte musicale – dalla sociologia e dall'antropologia all'organologia, dalle riflessioni sulla riforma del teatro d'opera sino a questioni architettoniche – cui l'autore si appassionò, e meglio profilati anche musicisti, noti o finora sconosciuti, con cui intrattenne relazioni. Emerge così un ritratto inedito del fantasioso letterato e intellettuale piemontese, attivamente partecipe del dibattito artistico-musicale del Settecento e privilegiato commentatore in quanto ricettivo delle querelles europee, ma anche quello di un'epoca piena di fermenti che Baretti visse intensamente e che contribuì ad arricchire.
Lo trovi in
Scheda
PAVU9@Università Pavia. Biblioteca del Dipartimento di musicologia e beni culturali
Biblioteca
Università Pavia. Biblioteca del Dipartimento di musicologia e beni culturali