A Roma, in una società agitata da una lotta continua e spesso subdola che non faceva alcun conto dei sentimenti l' amicitia era anche un'arma politica, non solo un sentimento basato sulla simpatia reciproca.
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Nato insieme alle altre grandi opere filosofiche durante il periodo di forzato ritiro dalla vita politica, il De amicitia è il tentativo di Cicerone di superare questo concetto utilitaristico per riscoprire un'amicizia fine a se stessa, fondata sulla virtus e quindi ancorata a valori etici e personali. Emanuele Narducci esplora nel saggio introduttivo il concetto di amicitia a Roma e il significato profondo di quest'opera nell'insieme della produzione ciceroniana.