Daniel è al cimitero. Piange il nonno recentemente scomparso, quando nota un individuo che sembra osservarlo. È un uomo anziano, venuto a meditare sulla tomba del fratello, ufficiale delle SS ucciso nel 1944. L’uomo cerca di avvicinare il ragazzo. Vorrebbe raccontargli la sua storia, lasciandogli intendere che lo riguarda da vicino.
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Daniel si defila velocemente, ma nei giorni successivi si pente e va a cercarlo. Tra loro si sviluppa un legame profondo, nonostante la differenza di età. Per motivi che ancora non capisce, quell’uomo ricorda a Daniel suo nonno. Josef regala al ragazzo il suo diario: racconta gli anni tra il ’41 e il ’45, quando l’uomo era adolescente. Daniel inizialmente è scettico, poi resta catturato dalla lettura. Davanti a lui si dipana una storia di cui non sapeva nulla: è la storia dei Pirati dell’Edelweiss, un gruppo di giovani ribelli contro il regime nazista. Due fratelli nati e cresciuti nello stesso ambiente prendono strade opposte: da un lato l’adesione al gruppo dei pirati, dall’altro quella alle SS. Daniel fa i conti con una memoria che inizialmente gli sembra non abbia nulla in comune con la sua vita. Saranno le ultime pagine del diario a disvelare il legame tra lui e Joseph. Una storia che nasce da un reportage storico-giornalistico e s’ispira a fatti reali e testimonianze dirette degli ultimi sopravvissuti dei Pirati dell’Edelweiss per un romanzo che coniuga esattezza storica, azione e tensione emotiva. Età di lettura: da 12 anni.