Con l’avvento del digitale, la filologia d’autore deve affrontare nuove sfide. Bisogna capire come acquisire i materiali letterari nativi digitali, come rendere accessibile al pubblico un patrimonio che dalla carta è passato ai bytes, che competenze sono necessarie per lo studio di questo nuovo tipo di carte immateriali.
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Il volume, che trae origine da un convegno internazionale, prova a dare una risposta a questi interrogativi. Personalità di spicco provenienti da università e istituzioni di prestigio condividono qui le loro riflessioni ed esperienze riguardo all’acquisizione, conservazione, valorizzazione dei materiali nativi digitali che fanno parte di archivi personali. Con la consapevolezza che solo la collaborazione tra diverse discipline (archivistica, informatica, filologia) può garantire la longevità e l’accessibilità di un patrimonio fondamentale per il futuro della nostra memoria collettiva.