Iniziato nel 1864-65 a Catania, riscritto a Firenze e pubblicato a Milano nel 1873, il romanzo della ballerina e del pittore ci viene restituito dall’edizione critica curata da Lucia Bertolini in tutta la sua importanza.
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Il confronto sinottico fra la prima stesura Frine, ancora legata ai moduli del racconto d’appendice, e la redazione definitiva mostra la decisiva maturazione di Verga verso una narrativa di stampo psicologico che travalica persino la pur recente Scapigliatura.