Nel centocinquantesimo anno dall'unità nazionale, la politica estera italiana è alla ricerca di una nuova combinazione fra l'appartenenza ai contesti multilaterali ereditati dalla seconda metà del Novecento - in primo luogo quelli che costituiscono tuttora il riferimento essenziale dell'Italia: l'Unione europea, l'Alleanza atlantica e le Nazioni Unite - e lo sviluppo di una fitta rete di rapporti bilaterali con paesi a volte estranei a quei contesti quali la Russia, la Libia, l'Algeria o la Serbia. L'annuario IAI/ISPI 2011 esamina questo tentativo di adattamento, concentrando l'attenzione non soltanto sui suoi risultati provvisori in termini di politiche e accordi, ma anche sulle sue perduranti e, forse, crescenti difficoltà: la crisi del tessuto multilaterale della convivenza internazionale, la tensione strisciante tra il bilateralismo e le retoriche dominanti nella cultura politica del paese, la debolezza anche istituzionale del quadro politico interno, la cronica insufficienza delle risorse politiche, economiche e culturali destinate alla politica estera.
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PAVU4@Università Pavia. Biblioteca di Scienze Politiche