“Il lavoro di Kant ‘Che cosa significa orientarsi nei pensiero?’ (1786) costituisce il filo conduttore di questo studio di Bruno Romano. ...
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Nel proprium del fenomeno giuridico, viene colto l'incidere del linguaggio nell'opera del legislatore, del giudice, del giurista in generale, secondo itinerari che, con Gadamer, vengono illuminati dal momento specifico dell'applicazione, che segna la responsabilità nel legame tra l'astrattezza delle norme giuridiche e la concretezza del singolo caso. ... L'attenzione al principio di legalità e alla certezza del diritto fa emergere l'interrogativo sulle leggi ingiuste, sulla loro capacità di incidere in una comunità. ... Libertà di stampa, di parola, di culto, di pensiero sono alcuni contenuti inviolabili del principio di uguaglianza e costituiscono, come Romano ricorda con Calamandrei, «estrinsecazioni insopprimibili della personalità umana, che non si potrebbero menomare senza per questo sopprimere la libertà. Le leggi possono far tutto meno che sopprimere questi diritti intangibili ... possono far tutto meno che infrangere questi principi».” (dalla Prefazione di L. Avitabile)
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PAVU1@Università Pavia. Biblioteca di Studi Umanistici